venerdì 13 dicembre 2013

CANTINA TERRE DEL BAROLO CERTIFICATA ISO E EMAS

L'impegno della Cooperativa per l'ambiente aumenta
grazie alla certificazione EMAS del Ministero dell'Ambiente


CASTIGLIONE FALLETTO – Qualità e sicurezza per preservare il territorio. Il presidente Matteo Bosco è molto chiaro a proposito: «Il nostro impegno per l'ambiente continua da anni e questa nuova importante certificazione è un investimento per il futuro. Qualità del prodotto e sicurezza per il cliente sono alla base dei nostri investimenti. Solo rispettando il territorio possiamo crescere ed aumentare la nostra immagine. Il coinvolgimento di tutti è palese: solo lavorando in squadra si ottengono i risultati». Questa è in poche parole la filosofia che la Cantina Terre del Barolo adotta da più di quindici anni nei processi lavorativi, da sempre attenta all'ambiente. L'ultimo importante traguardo raggiunto è l'adozione dei parametri della certificazione ambientale del sistema EMAS.

Un nuovo livello di attenzione per il territorio, dopo l'ISO 14001:2004. Questo ulteriore passo in avanti, compiuto su base volontaria, aumenta il valore della Cooperativa, molto attenta in questo modo al miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali oltre i parametri di Legge, ed al rispetto delle norme anche da parte dei suoi fornitori e dei soci.
In questo quadro i vantaggi sono diversi: si va dalla consapevolezza della propria situazione ambientale alla riduzione dei costi, dal miglioramento della propria immagine alla sicurezza del prodotto a favore del cliente, dall'adempimento delle disposizioni di Legge all'accesso a finanziamenti pubblici.
Nello specifico alla Cantina Terre del Barolo si lavora all'interno ed all'esterno dell'azienda, come spiegano Pier Marco Amedeo ed Ezio Boasso, rispettivamente Resp. Servizio Gestione Ambiente e Resp. Ufficio Tecnico/Agrario per i soci (con Luciano Botto): «Dopo un accurato esame dei consumi energetici – dichiara Pier Marco Amedeo – relativi alle diverse attrezzature ed agli impianti, ne abbiamo stimato i singoli consumi annuali. Nel rispetto del sistema EMAS abbiamo analizzato i consumi di energia, le emissioni atmosferiche, l'inquinamento acustico e quello delle acque reflue. Con un quadro completo abbiamo risolto alcune criticità e ne stiamo migliorando altre, perché la nostra missione è quella di offrire al cliente un prodotto sicuro ed una cantina da visitare che sia "amica dell'ambiente". Tutto è dimostrabile grazie alla Dichiarazione Ambientale, un documento obbligatorio che ogni anno viene aggiornato e valutato dall'ente verificatore che attesta i nostri interventi». Oltre a questo si è attenti ai fornitori ed ai soci, come dichiara Ezio Boasso: «Il cammino che abbiamo iniziato quindici anni fa, si arricchisce di questa nuova tappa. Nello specifico io e Luciano pianifichiamo gli interventi che i soci devono fare in vigna durante l'anno, e siamo molto attenti al controllo dei residui dei principi attivi presenti nei prodotti che usano per i trattamenti. I vini Terre del Barolo sono vini sicuri e di qualità perché le dosi residuali sono molto al di sotto dei limiti di Legge: questo è il risultato di anni di impegno da parte di tutti. E guardiamo al futuro: in questa ultima vendemmia stiamo sperimentando il protocollo di lavoro per vino a "residuo zero" sul Dolcetto Diano Cascinotto e sul Barolo Rocche. Tutto viene appuntato per Legge sul "Quaderno di campagna", che noi abbiamo adottato già prima che diventasse obbligatorio. Abbiamo una conoscenza precisa anche dello smaltimento dei rifiuti inerenti da parte dei soci e del comportamento dei nostri fornitori in materia ambientale».



Livio Oggero

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